La storia di LUG
“dio delle mille arti”
Dopo la fuga di Bress, Nuada Aircetlam, ormai ristabilito nel suo rango di Re Supremo di Ériu, indisse la Festa di Temair. Egli stesso presiedeva al banchetto, quando un bellissimo giovane giunse alle porte della fortezza.
A Temair c’erano due guardiani: Gamal mac Ficail e Camall mac Riagaill. Mentre quest’ultimo era di guardia, vide avvicinarsi Un giovane guerriero bello e altero, con insegne regali.
“Chi sei?”
Il giovane rispose: “Io sono Lúg Lonnansclech, figlio di Cian, figlio di Dian Cécht, e di Ethné, figlia di Balor. Sono anche figlio adottivo di Tailtiu, figlia di Magmor, re di Espain, e di Eochaid Garb, figlio di Dáach Dall.”
“Quale arte pratichi?” chiese il guardiano. “Nessuno entra a Temair se non possiede un’arte.”
“Io sono un carpentiere.”
“Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un carpentiere, è Luchta mac Luachaid.”
“Io sono un fabbro.”
“Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un fabbro, è Colum Cualléinech dalle tre nuove tecniche.”
“Io sono un campione.”
“Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un campione, è Ogma, figlio di Étaín.”
“Io sono un arpista.”
“Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un arpista, è Abcan mac Bicelmois, che le Tuatha Dé Danann trovarono nei Sídhe.”
“Io sono un eroe.”
“Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un eroe, è Bresal Étarlam mac Echdach Báethlaim.”
“Io sono uno storico.”
“Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già uno storico, è Én mac Ethamain.”
“Io sono un mago.”
“Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già dei maghi. Numerosi sono tra noi i druidi e gli uomini che hanno dei poteri.”
“Io sono un medico.”
“Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo Dian Cécht come medico.”
“Io sono un coppiere.”
“Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già dei coppieri: Delt, Drucht, Daithe, Tae, Talom, Trog, Glé, Glan, e Glési.”
“Io sono un bravo artigiano del bronzo.”
“Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un artigiano del bronzo, è Crédne Cerd.”
Allora Lúg disse: “Chiedi al re se ha un solo uomo che possieda in sé tutte queste arti. Se è così, io non entrerò a Temair.”
Il guardiano andò al palazzo e riferì ogni cosa al re: “Un uomo è arrivato alla porta. Il suo nome è LUG, ‘colui che unisce molte arti’, e tutte le arti che aiutano la tua gente egli le possiede: è l’uomo di ciascuna e di tutte le arti.”
COsì, il re supremo accordò l’ingresso di lug alla festa.
MItologia celtica